sabato 5 novembre 2011

Incontri di Rimotivazione e Riorientamento per le classi prime

Nell'ambito del progetto "Una stanza tutta per noi"- Associazione Febe

DAL 7  NOVEMBRE 2011 
I.S.S. PITAGORA- POZZUOLI

Il progetto vuole sostenere i giovani in una fase importante della vita in cui cominciano una formazione che avrà grande influenza sul loro futuro.

Anche se le scelte sono già fatte, molti giovani non sono convinti di quello che vorranno fare oppure non hanno avuto occasione di approfondire in modo

personale le scelte che gli sono state consigliate dai genitori o dalla scuola, e sono molto incerti sul proprio futuro.
Per poter essere convinti delle proprie scelte è innanzi tutto necessario appoggiarsi alla propria storia e valorizzare i propri punti di forza. E’ importante valorizzare ciò che i ragazzi sanno anche se non è previsto dalla scuola: ad esempio se uno dipinge bene si può far leva su questo suo punto di forza per aiutarlo ad imparare ad esprimersi meglio; se sa costruire qualcosa forse potrebbe imparare meglio le lezioni di tecnica. Insomma partiamo dal principio che se ci impegniamo in una cosa che ci piace è possibile che anche le altre ci riescano meglio.

Il lavoro che svolge il progetto Una stanza tutta per noi comincia dalle parole che i giovani diranno su di sé e sulla propria storia. Lo scopo è far scoprire che ognuno ha qualcosa da valorizzare, ognuno ha avuto degli ostacoli che sta imparando a superare.
Educare significa proprio imparare a sviluppare la propria storia, quello che in napoletano diciamo con il verbo ‘crescere’: “crescere un ragazzo” significa infatti educarlo a usare la sua mente.

Educarsi significa avere la volontà di cambiare. Gli operatori del progetto hanno il compito di aiutare i ragazzi a trovare in sé la forza e la volontà di migliorare. Hanno soprattutto il compito di ascoltare e comprendere le storie personali, facilitando la ricerca del giusto modo di comunicare, quando chi parla appare troppo aggressivo, offensivo o avventato.

Il lavoro degli operatori è un lavoro di gruppo, che cerca di tenere insieme le esperienze di vita e l’attività scolastica. Stare insieme significa che la scuola non è fatta per isolare, ma per trovare amici e collaborare con loro, perché la vita sociale è semplicemente imparare a stare insieme.

Con i giovani che partecipano a questi incontri si preparerà una documentazione sulle attività svolte in modo che possano esser presentate ai docenti come testimonianza delle attività e delle capacità messe in campo.


Cesare Moreno



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